Monday, March 23, 2015

Beijing: a city of opportunities!

Oggi ho realizzato che tra sole due settimane questa esperienza unica e meravigliosa finirà e dovrò tornare in Italia.


Prima di partire, tra l’euforia e un pizzico di preoccupazione, mi ero ripromessa di sfruttare tutte le occasioni che questa esperienza mi avrebbe riservato, ed ora che sono quasi al punto di dover fare un resoconto finale, posso dire che sono riuscita a mantenere il mio proposito!


Pechino è sicuramente una delle scelte migliori che qualsiasi giovane studente volenteroso, ambizioso e determinato possa fare per dare una “spinta” alla propria carriera e una svolta al proprio futuro. Questa metropoli offre a noi giovani stranieri numerose opportunità di crescita ogni giorno. E’ ormai risaputo che la Cina riveste un ruolo di rilievo nell’economia globale: è il più popoloso Paese del mondo e ha avviato un processo inarrestabile di crescita e trasformazione, diventando il centro mondiale della produzione. La Cina oggi è la seconda potenza mondiale dopo gli Stati Uniti ed è in grado di influenzare le decisioni politiche ed economiche di Paesi grandi e piccoli. Vivere il suo sistema di business e capirne i meccanismi è un’opportunità unica per noi giovani.


CRCC Asia, inoltre, dà a noi stagisti la possibilità di frequentare un corso di cinese una volta alla settimana durante il periodo del nostro tirocinio: a mio avviso questa è un’opportunità da non sottovalutare, specialmente per chi, come me, ha già studiato la lingua cinese in Italia, ed ha la possibilità di approfondirla e praticarla sul campo. Il cinese mandarino, per numero di parlanti, è già la lingua più parlata al mondo e, forte della rapida e continua crescita economica della Cina, sta diventando sempre di più un prezioso strumento di lavoro. Alla Mandarine House noi stagisti abbiamo la possibilità di partecipare, due ore alla settimana, alle lezioni di cinese; questa settimana abbiamo anche preso parte ad una divertentissima lezione di cucina per imparare a cucinare i jiaozi, chiamati comunemente dumplings, ovvero i tipici ravioli cinesi. E’ stato molto divertente e i dumplings che abbiamo cucinato erano davvero squisiti!


Questa settimana un ringraziamento speciale va a un gruppo di stagisti di Shanghai che sono venuti nel week end a visitare Pechino, e che mi hanno offerto un ottima occasioni per ritornare in compagnia sulla Grande Muraglia cinese, in una giornata un po’ più soleggiata!


A dimostrazione delle mille opportunità che Pechino offre, questa sera parteciperò ad un evento all’ambasciata Italiana: business cards alla mano!


The post Beijing: a city of opportunities! appeared first on CRCC Asia.


Thursday, March 19, 2015

SHANGHAI: a dream come true!

Finalmente in Cina, nella città che sognavo di vedere fin da quando ho iniziato a studiare la lingua cinese all’università: Shanghai!

Sembra strano, ma per me è stato davvero come realizzare un sogno, data la passione che ho per questa cultura e soprattutto per la lingua, che adoro parlare in ogni occasione in cui mi è possibile farlo.

E’ già trascorsa una settimana da quando ho calpestato il suolo cinese per la prima volta, il tempo trascorre così velocemente che a volte vorresti andasse più a rilento o addirittura si fermasse, per godere al meglio ogni momento.


Devo ammettere che appena arrivata non ho subito il cosiddetto “culture shock”, poiché ero già abbastanza preparata riguardo la cultura, le abitudini, il cibo e la lingua; ma è totalmente differente dall’immaginazione trovarsi catapultata direttamente di fronte la “realtà cinese”, e la cosa non può che aver avuto un effetto positivo per me.

Il volo è stato abbastanza pesante, poiché è durato molte ore ed era la prima volta che affrontavo un viaggio così lungo da sola, ma dopo l’atterraggio ho avuto la fortuna di incontrare subito due dei ragazzi (oltretutto italiani!) i quali ho scoperto poco dopo che avrebbero partecipato come me al programma internship di CRCC Asia. Abbiamo fatto subito amicizia!

Trovare lo staff di CRCC appena recuperato il bagaglio è stato piacevole, soprattutto per l’accoglienza che ci è stata riservata, molto amichevole fin da subito. Non male come benvenuto!


Per quanto riguarda il lato umano, mi ritengo estremamente soddisfatta e fortunata. I ragazzi che partecipano al programma assieme a me sono fantastici, abbiamo creato fin dal primo giorno un bel gruppo, siamo molto affiatati e ci sosteniamo a vicenda per qualsiasi problema, dubbio o necessità.


I primi giorni dopo l’arrivo sono stati prevalentemente conoscitivi, sia per quanto riguarda la città sia per quanto riguarda il programma. Il seminario introduttivo è stato molto utile, per avere consigli sulla vita quotidiana e sullo stage che stavamo per iniziare da lì a pochi giorni.

Dopodiché abbiamo avuto il weekend libero per poter visitare ed esplorare la città.

Shanghai è fantastica! Moderna e tradizionale allo stesso tempo, si passa dai grattacieli illuminati ai venditori ambulanti di prodotti tipici sulla strada. La metropolitana è tra le più funzionali che esistano a mio avviso, con la sua fitta rete di linee puoi spostarti da una parte all’altra della città, cosa molto vantaggiosa poiché il traffico è all’ordine del giorno. E poi…La vita notturna! Non si può venire a Shanghai senza vedere come vive di notte, le discoteche infatti sono bellissime, generalmente si trovano ai piani superiori di edifici enormi e per accedervi occorre utilizzare l’ascensore. Questa è una peculiarità che ho notato subito perché in Italia mi è capitato raramente di vedere una cosa del genere. In ogni caso sono bellissime e non mancherà occasione per vederne di nuove!


Il fatto che io conosca già la lingua mi permette in primo luogo di allenare ed allo stesso tempo migliorare il mio livello di conversazione e comprensione della lingua, ascoltare e praticare il cinese in ogni contesto della vita quotidiana è a mio avviso un’ottima scuola. In secondo luogo è molto utile in contesti in cui è l’unica lingua compresa e parlata, ad esempio in taxi, negozi o supermercati.


La prima settimana di stage è stata soprattutto introduttiva, non abbiamo avuto fin da subito compiti specifici, ma dopo qualche giorno abbiamo ricevuto le prime assegnazioni. Mi dispiace un po’ che non si tratti di un’azienda prettamente cinese, sarebbe stato un ottimo banco di prova per me vivere un contesto lavorativo di quel tipo; i supervisori infatti parlano prevalentemente inglese (beh, allenare il mio inglese sicuramente è altrettanto utile!). Ad ogni modo gran parte dei colleghi è cinese, perciò ho sempre la possibilità di esercitarmi.


Il bilancio di questa prima settimana non può che essere positivo, e sono curiosa di sapere quali altre sorprese ha da offrirci questa splendida città in quelle seguenti! Non mi resta che dare apuntamento alle prossime puntate….

Grazie Cina! Grazie CRCC Asia!


The post SHANGHAI: a dream come true! appeared first on CRCC Asia.


Thursday, March 12, 2015

Guanxi e Mianzi

Il 5 Marzo, quindicesimo giorno successivo all’inizio del calendario lunare, si sono ufficialmente conclusi i festeggiamenti della Festa di Primavera. Fuochi d’artificio sono esplosi ovunque in città, per tutta la notte i cinesi hanno invaso le piazze illuminate da numerose lanterne. Io ho preso parte ai festeggiamenti all’Olympic Green, Parco olimpico di Pechino, attrazione costruita in occasione dei Giochi Olimpici del 2008.


Dal giorno successivo Pechino è stata spogliata di tutte le decorazioni che la adornavano in ogni strada e in ogni palazzo. E’ stato un po’ triste veder concludersi i festeggiamenti, veder sparire tutte le bellissime decorazioni e vedere che la vita stava tornando alla normalità.


Oggi vorrei spendere qualche parola sul lavoro qui a Pechino. Il mio stage si svolge nel settore legale, CRCC Asia ha soddisfatto tutte le mie esigenze inserendomi come stagista in un rinomato studio legale nel cuore di Pechino. Lavorare per uno studio legale internazionale rappresenta una grandissima opportunità nel mio percorso di studi: ho infatti l’occasione di approfondire temi di diritto internazionale, in modo particolare relativamente agli investimenti cinesi in tutto il mondo (mi sono anche occupata di un progetto di investimento in Italia), grazie a lavori di ricerca e di revisione di contratti ho la possibilità di migliorare il mio livello di inglese tecnico giuridico ma anche il mio livello di cinese, in quanto alcuni dei miei colleghi parlano solo il Mandarino. L’altro aspetto positivo di particolare importanza di questo stage è la possibilità di incontrare, conoscere e discorrere di temi legali con personalità di rilievo del business mondiale.


Il primo impatto con il mondo del lavoro cinese è stato molto forte, ci sono moltissimi aspetti di natura culturale che devono essere compresi e applicati se si vuole riuscire a creare una rete di relazioni qui in Cina.


Quando si parla di rapporti sociali in Cina si sta parlando dell’idea di Guanxi, un concetto abbastanza difficile da descrivere, ma che necessita di essere compreso in quanto influisce molto sulle attività relazionali, e quindi anche di business. Guanxi potrebbe essere tradotto con il termine reputazione, anche se in realtà si tratta di un concetto molto più profondo e complesso. Diversamente dal modo di condurre affari in Occidente, solitamente molto formale e focalizzato sul lavoro, in Cina una relazione d’affari si fonda inizialmente sull’instaurazione di un rapporto di reciproco rispetto e reciproca conoscenza. La conduzione di affari non è mai limitata ad incontri tra avvocati per rivedere un contratto o firmare documenti, a Pechino è necessario stabilire prima di tutto un rapporto di fiducia per poi, solo successivamente, parlare di lavoro. Ho più volte visto il mio supervisore invitare clienti e avvocati a pranzi e cene, e anche ad una sessione di karaoke (KTV) per rompere il ghiaccio ed instaurare un rapporto personale.


Strettamente legato al concetto di Guanxi in Cina è quello di Mianzi, l’idea di “faccia” proprio intesa come reputazione. Per alcuni versi credo che questo concetto sia simile a quello occidentale di rispetto, in realtà ha anch’esso un significato culturale più profondo e spiegarlo non è semplice. “Perdere la faccia” rappresenta per i cinesi una fonte di grande imbarazzo, e questo è sempre da tenere presente quando ci si relaziona con loro, che sia per affari o meno. Quindi, quando si instaura un rapporto di business, e non solo, in Cina bisogna sempre fare attenzione a non porre la controparte in una situazione imbarazzante. “Far perdere la faccia”, infatti, è grave quanto perderla. Questo aspetto culturale cinese è agli esatti antipodi rispetto al modo di condurre affari occidentale, dove molto spesso, con negoziazioni aggressive, si tende a voler affermare le proprie ragioni con argomentazioni che pongano in ridicolo l’avversario: questo approccio in Cina è categoricamente da evitare. Se si vuole correggere o indicare un errore, bisogna farlo in privato, dando la possibilità a chi ha sbagliato di correggere la propria posizione, così che possa “salvarsi la faccia”.


Guanxi e Mianzi in Cina sono due concetti estremamente importanti: qui alla Sinowing Law Firm, dove lavoro, li vedo applicare ogni giorno. La cultura cinese condiziona il modo di fare business, il modo di approcciarsi all’altra persona, il modo di relazionarsi, il linguaggio e la comunicazione. Nella cultura occidentale la comunicazione tende ad essere molto più diretta, cosa che in Cina potrebbe risultare offensiva.


Questi concetti, anche se forse difficili da comprendere e metter in pratica per noi occidentali, sono importantissimi nella cultura cinese e sono da tenere in seria considerazione sia nei i rapporti di business, che nelle relazioni personali. L’importanza che la cultura cinese dà alle relazioni personali, tra cui quelle d’affari, costituisce anzi per noi un ottimo insegnamento: il business in Cina è molto importante, ma non si vive solo di lavoro. E’ importante, e anzi, necessario, costruire relazioni personali forti, basate sulla fiducia ed il rispetto reciproco, relazioni che possano durare nel tempo e dare frutti.


Io ho cominciato ad applicare questi concetti con i miei colleghi, e posso assicurarvi che i frutti che sto raccogliendo non riguardano solo il lavoro: i rapporti che ho costruito grazie al Guanxi e al Mianzi non sono solo rapporti di amicizia, ma di rispetto e aiuto reciproco. Una mia collega mi porta tutti i giorni in pausa pranzo a vedere qualche posto particolare di Pechino, mi ha addirittura portato a scalare una montagna a 25 chilometri dalla città con alcuni suoi amici. Io, dal mio canto, racconto loro ogni giorno qualcosa sull’Italia, e faccio molte domande sulla cultura cinese perchè adoro sentir loro parlarne con così tanto orgoglio.


Chiunque voglia fare un’esperienza o lavorare in Cina, deve essere consapevole delle numerose differenze culturali rispetto all’Occidente, ma deve anche sapere che, una volta superato l’ostacolo, le soddisfazioni che riceverà ripagheranno di gran lunga i suoi sforzi!


The post Guanxi e Mianzi appeared first on CRCC Asia.