Friday, October 30, 2015

Camping on the Great Wall!

‘Morning everyone! Il mio ultimo venerdì al lavoro sta volgendo a termine, questa è stata l’ultima settimana e la stiamo vivendo nella maniera più intensa possibile: non ci si ferma mai!

Ogni sera con tutti gli intern ci inventiamo qualcosa da fare, perché il tempo stringe, il giorno delle partenze si avvicina, e nessuno vuole tornare a casa! Quindi tentiamo di passare ogni momento libero dal lavoro tutti insieme, perché il gruppo che si è creato è davvero come una piccola famiglia, con la quale condividi gioie, stanchezze, disagi e soprattutto “funny moment”.
Oltre ad essere l’ultima settimana in questa suuuuper-caotica-divertente città, è stata anche la settimana del viaggio più bello della mia vita.
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Con due amiche infatti abbiamo deciso di vivere la REAL Great Wall, .. e quando scrivo Real, è perché lo è stata veramente. Abbiamo organizzato un camping sulla parte originale (non restaurata), una parte nascosta alla maggior parte dei turisti perché di difficile accesso (abbiamo letteralmente scalato una montagna per arrivare in cima), e soprattutto non essendo restaurata il percorso da intraprendere è impegnativo, quindi bisogna davvero volerlo per godere a pieno di questo viaggio e delle bellezze che può regalarti!

La compagnia con la quale siamo partite è stata davvero incredibile, avevamo due guide originarie del villaggio dal quale siamo partiti, cibo acqua e tutto il necessario per il camping , tutto organizzato benissimo. Siamo partiti da Beijing la mattina molto presto, e con il nostro gruppo di camping ( una famiglia francese, una coppia di ragazzi canadesi in giro per il mondo, ed un ragazzo Indonesiano) siamo arrivati in questo villaggio a nord-est di Beijing, Gubeikouzhen, nel quale abbiamo pranzato in una fattoria molto caratteristica, e poi abbiamo iniziato la scalata verso la cima! Arrivati nel punto più alto della muraglia si può ammirare un paesaggio davvero mozzafiato, che non è possibile descrivere a parole… dovete andarci per poter credere a vostri occhi.

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Abbiamo percorso la muraglia per 11 km, visitando le torri, arrampicandoci in alcuni punti per poter godere della splendida visuale, ed infine siamo finalmente giunti alla zona del camping, una zona leggermente più bassa rispetto alla muraglia, e quindi più riarata dal vento freddo che alza verso sera. Abbiamo montato le il Camp e tutto il necessario per la notte,e abbiamo mangiato tutti intorno al fuoco una cena meravigliosa preparata dalla stessa fsttoria dalla quale siamo partiti.. e vi dirò, non ho mai mangiato cosi bene in cina come in questa cena.

 

La notte è stata davvero dura, la temperatura di notte scende tantissimo, e per quanto ci si nasconda dentro coperte e maglioni, è davvero difficile riuscire a dormire… ma alla fine, dopo 11 km e il freddo, siamo decisamente crollate!

Il risveglio forse è stata la parte più bella .. alle 6 siamo uscite dalla tenda e abbiamo aspettato che il sole sorgesse… ed è stato davvero uno spettacolo meraviglioso… il miglior risveglio della mia vita, che certamente ricorderò per sempre.

 

 

Questo è l’ultimo racconto che potrò regalarvi della mia splendida esperienza con CRCC Asia perché mercoledì prenderò un aereo per tornare nella mia amata Roma..  ma l’umore non è certamente dei migliori.. perché vivere qui, con tutte queste persone che sono entrate nella mia vita, lavorare e gestire ogni giorno in una maniera diversa e sempre divertente, ormai era diventata la mia quotidianità, e sarà davvero strano tornare ad una “normalità” così diversa da questa..

 

 

Quindi ragazzi, non abbiate paura di lanciarvi un questa folle esperienza, prendete questo aereo e lasciatevi VIVERE da Shanghhhhhhhhhai, perché questo mondo vi cambierà per sempre!

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Thursday, October 29, 2015

Hasta las mejores historias tienen un final

Tras tres meses que han pasado como un abrir y cerrar de ojos, cientos de personas con las que me he cruzado (sí, cientos, aquí conoces gente nueva casi a diario), días que pasaban volando en la oficina y otros que se hacían demasiado largos, y una incontable lista de historias y experiencias… mi pequeña gran aventura por China llega a su fin tal y como empezó.

Solo unos días de vuelta en Madrid y ya tengo la sensación de estar en un “pueblo”, sin enormes rascacielos ante los que tengas que inclinar el cuello para alcanzar a ver su cima, ni el agradable caos y bullicio propio de una ciudad de unos 25 millones de habitantes que ve desde hace tiempo como se avecina su colapso y que dan como resultado impresionantes contrastes urbanos entre la China rica y moderna –con sus enormes rascacielos de cristal, sus coches de lujo en cada esquina y sus cócteles a 30€- junto a la tradicional y pobre –con sus viejos edificios casi en ruinas, sus ruidosas partidas de cartas en la acera y sus deliciosos noodles callejeros acompañados de una Tiger-.

Echaré también de menos esas batallas de todos contra todos a la hora de bajar y subir del metro, KTV para rematar las noches de fiesta, señoras bailando coreografías en el parque, juegos de dados en el bar, hombres paseando con la camiseta levantada enseñando la barriga, miradas clavándose en tu nuca allá donde vayas, hot pot, reuniones con clientes e inversores, centros comerciales de 8-10 plantas, partidas de póker hasta el amanecer, lluvias repentinas que parecen anunciar el apocalipsis, yoga de “postureo”, impresionantes paisajes de montaña, fake market, monos callejeros al salir de fiesta, Sturbucks en cada esquina, el “ejército de motos de “ele.me” que reparten comida a domicilio, mareas de chinos hipnotizados con el teléfono móvil, Ganbei!, construcciones y más construcciones, mango, durian y otras frutas tropicales, edificios con muchas luces, “massagiii”, la ópera de Shanghai, tablas y gráficos en Excel, lujosos coches de Uber, los 30 minutos de siesta sagrados que todo el mundo se echa en la oficina después de comer, reservados gratis en todas las discotecas para extranjeros, sushi, pachangas de baloncesto, terrazas en edificios con vistas al mejor skyline que te dejarán perplejo y… un millón de cosas más que solo conocerás si vives esta experiencia.

Como señala el título de esta entrada efectivamente toda historia tiene un final y este que os cuento es el mío en China… por ahora.

Wǒ ài nǐ, Shànghǎi!!!

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Friday, October 23, 2015

SOZHOU

Seconda settimana di lavoro giunta “finalmente al termine”! In questi giorni il tempo al lavoro è davvero volato, tra varie consegne, pranzi di lavoro con il team che si sono rivelati essere moooolto produttivi e decisamente simpatici, e la quotidiana lotta nella metro con i miei amici cinesi, finalmente è venerdì: THANK GOD IT’S FRIDAY, e sono sopravvissuta anche questa settimana!

Nel weekend abbiamo organizzato una gita fuori porta con gli altri interns nella città di Sozhou, water city a pochi km da Shanghai.
Pensavamo di trovare un piccolo borgo e invece ci siamo trovati in una città che come popolazione supera di gran lunga quella di Roma…quindi, come dire, non è stata propria una passeggiata rilassante, ma ancora una volta ci siamo trovati nel “caos” cinese, con tutti i suoi caratteristici rumori e suonate di clacson infinite che ormai fanno parte della nostra quotidianità!
Ma, togliendo questo piccolo particolare, finalmente abbiamo assaporato la vera Cina, in tutti i sensi:
Culinari
Sensitivi

Olfattivi!!!

Abbiamo visitato i luoghi più attrattivi della città, da templi, pagode a foreste di bambù, e assistito a rappresentazioni “teatrali” sempre proposte dai miei cari amici cinesi!
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Decisamente divertenti invece sono sempre le nostre avventure notturne, dove, con gli altri interns si parte dall’hotel per trovare feste, rooftop strabilianti, quartieri indimenticabile, e mai una volta riusciamo ad azzeccare il posto che ci eravamo prefissati, il tutto contornato da giri in taxi interminabili! Ma una buona notizia c’è, alla fine da qualche parte approdiamo sempre, magari non tutti quelli che erano realmente partiti da casa, ma uno su mille ce la fa!!!
Non c’è divertimento senza disavventura, e vi garantisco che le risate in queste esperienze sono l’unica cosa che non è mai mancata, insieme alla piacevole compagnia!

Ora siamo sul treno direzione Beijing, e domani abbiamo avuto la brillante idea di “campeggiare” sulla Great Wall!
Quindi, alla prossima settimana, Beijing ci aspetta!

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Wednesday, October 21, 2015

Viaje a Xiamen

Durante la semana de fiesta nacional en China (del 1 al 7 de octubre), el país entero se paraliza y todos sus habitantes aprovechan para viajar o regresar a sus zonas de origen. No sé sobre otras grandes ciudades, pero desde luego si estás en Shanghai lo más recomendable es huir sin mirar atrás. Me comentan que hace un par de años en el Bund murieron más de 30 personas aplastadas por una avalancha de gente.

Mi opción para desconectar del estrés, el cansancio y el trabajo fue Xiamen. Una ciudad costera en el sureste de China en frente de Taiwán, cuya influencia se nota nada más poner un pie en la isla, con restaurantes anunciando comida y productos de Taiwán.

Como sabéis, el Copyright es algo que brilla por su ausencia en China, y Xiamen es claro ejemplo de ello, replicando parte de la playa de Dubái, incluso con edificios similares.

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El calor y la humedad serán protagonistas en ciertos momentos del día en los que es recomendable pasarlos echando una siesta en vuestro hotel. Por otro lado esto permite que frutas como cocos, mangos, papayas, etc. estén disponibles en casi cualquier época del año y con una calidad inmejorable.

Sin duda, el punto fuerte por el que mucha gente viaja a Xiamen pero que, una vez allí es un tanto decepcionante, es su costa. La playa en sí es aceptable, más o menos limpia, sin mucha gente, y con servicios próximos como restaurantes costeros, mercadillos, puestos de comida y bebida, etc. El punto decepcionante es el agua. Su imagen más característica es la gente en la orilla paseando o mirando al horizonte, pero ninguno de ellos se atreve a bañarse.

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En mi opinión una baño rápido y a continuación una ducha en el hotel si es posible. Al menos podrás decir que te has bañado en una playa en China.

Tampoco os podéis perder Gulangyu Island, a la que debéis acceder por ferry desde Xiamen y en la que deberéis estar pendientes de los tickets pues son limitados, especialmente para extranjeros. La universidad de Xiamen así como el área urbana que ofrece una interesante combinación de elementos naturales como playa o lago y grandes edificios de oficinas que los bordean.

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Monday, October 19, 2015

Viaje a Huangshan

Cualquier descripción que puedas leer u oír se queda corta con la impresión que uno se lleva cuando visita Huangshan.

Ni el frío propio de la montaña ni el cansancio de subir miles de escalones te quitarán la motivación de seguir avanzando en la ruta; especialmente cuando empieces a alcanzar los primeros picos y quedes totalmente asombrado por las inmejorables vistas que estas montañas ofrecen.

La aventura comienza, como siempre, en una estación de tren en Shanghái. Puedes coger el “high speed train” que te llevará en unas cuatro horas largas o el tren lento, que tarda unas 12 horas y tiene la opción de viajar durante la noche y dormir en él. Yo personalmente probé la opción rápida a la ida y la lenta a la vuelta, siendo esta segunda más barata y, aunque las primeras impresiones no son buenas, tras dos o tres días en la montaña, levantándome a las 4h-5h de la mañana y alimentándome solo con agua y Oreos (luego os explicaré por qué), creedme que dormiréis como bebés en esa tabla a la que llaman “cama”.

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También tienes la opción de unas 6 horas y media de autobús o una hora en avión. Tú decides.

Lo ideal es pasar al menos una o dos noches. Yo pasé una en el pueblo al lado de la montaña y otra noche en la cima de la montaña. A menos que hagas camping, pasar la noche en un hotel en la montaña es bastante caro, aunque si quieres disfrutar del día y, sobre todo, ver el amanecer (5:00), es la única opción.

Al igual que el hotel, la comida, bebida y demás cosas que necesitéis tienen un precio prohibitivo debido a que lo suben “a hombro”.  Con la siguiente foto entenderéis a lo que me refiero:

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Una vez pasas “el primer tramo”, las montañas ofrecen distintos puntos de subida y bajada, por lo que puedes descansar disfrutando en todo momento de espectaculares vistas y continuar subiendo para ver otros picos.

Os dejo algunas imágenes que hablan por sí mismas:

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Thursday, October 15, 2015

Welcome to China!

Nihao Shanghai: Il 7 Ottobre è iniziata l’avventura, il primo lavoro, il primo viaggio verso quella parte del mondo tanto desiderata quanto sconosciuta, quel 7 Ottobre 2015 è iniziata la mia avventura, la mia Shanghai.

La prima settimana in questa stravagante città sta volgendo al termine, e le nuove esperienze e conoscenze sono state innumerevoli. Il gruppo del mese di Ottobre è davvero ricco, come immaginavo mi trovo a parlare e condividere giornate ed esperienze con persone che vengono da ogni parte del mondo, di culture e abitudini totalmente diverse dalle mie, e per questo ai miei occhi sempre più interessanti. La cosa migliore che sto notando in questi giorni a Shanghai è proprio lo scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo, un lato nascosto delle persone che ti circondano, una via particolare e inaspettata incastrata fra i grandi grattacieli della città, un ragazzo cinese che, seppur non parlando inglese, vuole conoscerci e capire di più da dove veniamo e cosa facciamo nella “sua” città.
Il weekend è trascorso molto piacevolmente, alla ricerca del Famigerato “Financial Quarter”, del Bar rouge, splendido club dal quale si possono ammirare le “luci” della città,  e dei ristoranti e bar più vari e caratteristici.

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Il lunedì, il tanto atteso lunedì, abbiamo iniziato il nostro Internship, ed è stato assolutamente emozionante ma confesso anche una piacevole sensazione di ansia/paura da “primo giorno di lavoro”.

Il mio ufficio si trova in una zona molto centrale, precisamente in “Time Square”, che già dal nome lascia intendere e immaginare la vista che si ha dalla mia scrivania, e quindi posso solo dire che mi è andata molto bene. Lavoro in un’azienda che si occupa di recruitment, quindi selezione del personale, e spazia dalle più svariate aree essendo di origine Australiana, quindi mi trovo ogni giorno a contatto con persone e curricula provenienti da ogni parte del mondo, e questo per la mia professione, essendo una psicologa del lavoro, è una ottima opportunità di arricchimento non solo dal punto di vista professionale, ma principalmente da quello personale. Ogni giorno lavoro a numerosi progetti, e non nascondo che delle volte c’è anche del lavoro da portarsi fuori dalle mura lavorative, ma questo non mi dispiace affatto, perché vuol dire che il mio lavoro è apprezzato e mi vengono affidate tante responsabilità, e questo come prima esperienza è una ottima gratificazione personale.IMG_3762Concludo raccontandovi brevemente la prima impressione della cultura cinese e della città di Shanghai: La prima settimana è pesante, è difficile, ci sono i postumi del fuso orario, lo “scontro” con il cibo, che è molto diverso da quello che noi europei, ma principalmente noi Italiani siamo abituati a mangiare, la prova più grande però rimane quella della metro, perché i primi giorni entrerai all’interno di quest’ultima affascinato dalla quantità di gente, dalla architettura, dal modo di fare delle persone, ma SINCERAMENTE vi dico che sarà difficile uscirne il primo giorno al primo tentativo, proprio per la quantità innumerevole di gente! Ma anche questa è Shanghai, e quindi anche questa è una prova da superare con il sorriso e acquisire la consapevolezza che il giorno dopo sarà sempre meglio!

E vi dico, dopo una settimana in questa città ci si sente molto più forti, ricchi di aspettative per il proprio futuro, e con tanta voglia di fare…. Pensate fra un mese!

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