Tuesday, August 18, 2015

Esperienze culinarie di Hong Kong e ultimi pensieri pre-partenza

Ancora stento  a credere che questa esperienza sia giunta al termine eppure domani sara’ il giorno della mia partenza. Mi sembra ieri che sono arrivata all’aeroporto di Hong Kong, spaesata e impaurita, mentre cercavo la bandierina di CRCC Asia.

Ma se mi fermo un attimo a riflettere, tante cose sono cambiate e tanti avvenimenti sono accaduti: ho cambiato internship nell’arco di un mese, ho visitato Macao, ho mangiato Thai più volte qui che in tutta la mia vita, ho rafforzato la mia conoscenza del Mandarino (anche se qui è del tutto inutile dato che parlano Cantonese) e soprattutto sono diventata un’esperta di esplorazione dei quartieri di Hong Kong.
Due cose mi hanno sorpreso in particolare: il livello dei prezzi molto simile (se non identico) a quello occidentale e la totale assenza di dolci commestibili in Cina. Ecco, se avete bisogno di dimagrire, questo e’ il posto perfetto perche’ nonostante il cibo sia molto spesso fritto, si riesce a mangiare spesso anche pollo, zuppe, noodles di riso e tanto te’ al gelsomino. I dolci invece no, lasciateli perdere, è proprio un consiglio spassionato, lasciate perdere. Ma torniamo agli ultimi avvenimenti della settimana , in particolare il Food Expo a cui abbiamo partecipato (niente a che vedere con quello di Milano, precisiamo) e la mia personalissima analisi di mercato dei ristoranti (bettole? Osterie? Bistro’?) di Tsuen Wan. Cominciamo con il dire che questi due episodi sono totalmente agli antipodi, perché il food expo l’ho trovato poco organizzato, costoso ed ha rappresentato persino il mio pranzo peggiore dal mio arrivo qui ad Hong Kong. Se proprio vi interessa sapere cosa ho mangiato, si trattava di noodles con una salsina strana all’aroma di aglio e qualche strisciolina di zucchina ( non giudicatemi, non ho trovato di meglio).
Nonostante ciò, mi sono divertita moltissimo agli stand del te’ dove abbiamo assaggiato, testato e recensito le varietà più disparate ed assistito al rituale di infusione. Allego anche la foto di una signorina dello stand fin troppo applicata nel creare la tazza di te’ perfetta (l’intero processo e’ durato circa dieci minuti!)

De minico 2

All’ altro lato dello spettro troviamo i ristorantini di Tsuen Wan nei New Territories. In effetti sono molto caserecci ed è difficile trovare qualcuno che parli inglese, ma in realtà questo non rappresenta un grosso problema. Con un po’ di fortuna (alcuni menu esposti hanno le figure) e l’aiuto di qualche cliente con una padronanza linguistica avanzata (inglese base delle elementari) si può tranquillamente tradurre parte delle pietanze o almeno arrivare a capire cosa si sta mangiando.  La parte divertente di questa esprienza èche rappresenta una sorta di roulette russa: può andarti male o può andarti bene, fortunatamente non spenderai mai troppo perchè questi posti (non essendo molto turistici) sono abbastanza economici.

Se dovessimo fare un’analisi veloce dei punti di forza e debolezza direi: rapporto qualita’/prezzo ottimo, porzioni abbondanti e qualità media accettabile (magari non sara’ il pranzo migliore della vostra vita, ma un po’ di elasticita’ suvvia), cordialità e disponibilità dei camerieri fin troppo alta (vengono a prenderti da fuori il locale per farti mangiare e cercano di farsi capire indicano polli/manzi/maiali sgozzati appesi al soffitto… un po’ inquietante), infine capacità  linguistiche pari a zero (della serie: o parli Cantonese o ti arrangi) ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine a parlare a gesti.
Per concludere, dato che questo è il mio ultimo post di esperienza ad Hong Kong, mi sentirei di consigliare la visita di questa splendida città a chiunque, sia per la gente che per le attrazioni turistiche. Io personalmente, credo di essere maturata moltissimo in poco tempo , soprattutto evitando le mete ovvie da guida turistica e perdendomi nei vicoletti e quartieri caratteristici.
A chiunque voglia intraprendere questa esperienza, dico: partite agguerriti, mettete in conto che ci saranno imprevisti e soprattutto armatevi di elasticità mentale e voglia di divertirvi. Buona fortuna!

De minico 4

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